martedì 17 aprile 2012

Le forme dell'ansia

La parola “ansia”, utilizzata in modo eccessivo ed inappropriato, serve a identificare un numero in realtà svariato di sensazioni. Talvolta molto differenti tra loro, che riconosciamo appartenenti alla stessa “famiglia”.
La sudorazione delle mani, il tremore nella voce, il timore di apparire in pubblico ed improvvise accelerazioni cardiache con sudorazione fredda e aumento della frequenza respiratoria sono la forma d’ansia a cui ci si riferisce più spesso per descrivere questo fenomeno.

Altre persone si sentono, invece, ansiose “dentro”, pur riuscendo a manifestare un buon controllo sulle proprie reazioni fisiche.

Alcuni si preoccupano in maniera eccessiva ed inappropriata per la salute fisica. Estremamente frequente in queste persone è la paura di avere un tumore. Un malessere, un dolore improvviso o una sensazione nuova vengono subito interpretate come segno estremamente negativo, preoccupazione intensa ed una notevole quantità di tempo spesa nel pensare a cosa possa essere. In alcuni casi gli esami medici svolti da queste persone, sovente con esito negativo, non vengono ritenuti affidabili.
Ansia e attacchi di panico si possono manifestare contemporaneamente o separatamente, di solito senza cause apparenti.

La persona che vive la terribile esperienza di panico sa bene che tutto ciò che resta in memoria è l’esperienza del terrore, della paura per l’incolumità per la vita. Si presenta come un’esperienza tremenda che piomba all’improvviso e viene vissuta con un senso di impotenza.
In quella che viene chiamata “fobia sociale” la persona ha timore di parlare in pubblico, di frequentare ambienti affollati e può capitargli di pensare, quando sente qualcuno parlottare, che stiano parlando male di lei.
L’amaxofobia è la paura di guidare, sovente per timore di fare o farsi del male. La persona teme di guidare e si costruisce gli itinerari, li pianifica e quando può evita di prendere la macchina.
La ematofobia è la paura di vomitare. Per cui la persona può arrivare a non mangiare per il timore di vomitare successivamente, per questo motivo il problema può essere scambiato per anoressia nervosa. Ogni sensazione corporea, anche il morso della fame, viene scambiato per ansia o panico.
L’elenco delle ansie è molto lungo, le forme che questa sensazione può prendere sono moltissime.

In terapia le forme in cui l’ansia si manifesta ci dicono come la persona si è adattata al disagio che la causa e sono dei punti di partenza per il lavoro terapeutico che aiuta a trovare soluzioni e strategie per un migliore adattamento della persona alle questioni di vita.

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