sabato 27 giugno 2009

Cos'è il Training Autogeno


In questo articolo tenterò di dare una descrizione esauriente su cosa è e com’è nato il Training Autogeno, al fine di renderlo leggibile ai più eviterò termini tecnici e non mi dilungherò in approfondimenti. Chi volesse maggiori informazioni può contattarci tramite l’apposito link oppure informarsi su una lettura adatta ai propri interessi tramite le recensioni dei libri sul Training Autogeno presenti nel sito.


Chi inventò il Training Autogeno

Johannes Heinrich Schultz, medico tedesco, nacque a Gottingen nel 1882 e morì a berlino nel 1970. prese parte al movimento psicanalitico berlinese e fu allievo diretto di Sigmund Freud. Decise di abbandonare la psicanalisi in quanto all’epoca non prendeva in considerazione gli aspetti corporei ai quali lui voleva dedicarsi. Fu successivamente allievo di Oskar Vogt, fisiologo tedesco e ideatore del Rilassamento Frazionato, ma anche col nuovo maestro non trovò risposta alle sue esigenze di creare una tecnica breve ed utile da trasmettere in toto ai suoi pazienti. Tale idea era decisamente fuori moda all’epoca, infatti ancora predominava una concezione psicoanalitica molto ortodossa che prevedeva un numero elevato di sedute per lunghi periodi di tempo e l’instaurarsi di un rapporto di dipendenza tra paziente e analista. Grazie ai suoi studi con Charcot alla Salpetriere di Parigi aveva appreso l’ipnosi, e fu grazie ad essa ed ai resoconti dei suoi pazienti che ideò gli esercizi che oggi costituiscono il Trining Autogeno. Rimase infatti colpito dalle sensazioni che gli riferivano i suoi pazienti, quali calore diffuso all’addome o pesantezza alle membra. Di fatti la pesantezza ed il calore costituiscono i primi due esercizi del TA.


I Training Autogeni

Esistono 2 tipi di Training Autogeno. Il primo è quello somatico, cioè si concentra su 6 esercizi che prevedono la percezione di sensazioni somatiche.

Il secondo è il TAS o Training Autogeno Superiore, questo prevede una serie di esercizi mentali che sono fondamentalmente una forma di psicoterapia breve e pertanto devono essere svolti sotto la supervisione di un professionista. Per questo quando si parla di Training Autogeno in genere ci si riferisce al Traininig Autogeno Somatico


In cosa consiste il Training Autogeno

Come lo definì Schultz è un metodo di autodistensione da concentrazione psichica, in altre parole si raggiunge il completo rilassamento tramite la concentrazione.


Consiste nella ripetizione di alcune formule che aiutano la persona a focalizzare la propria attenzione su precise sensazioni corporee che producono nella persona una sensazione di rilassamento in tutto il corpo. Queste in genere non si manifestano immediatamente, ciascuna sensazione necessita di un po di tempo per essere percepita correttamente.


Tali esercizi necessitano di costanza nell’allenamento e vengono svolti prendendo alcuni accorgimenti che ne facilitano l’esecuzione.


Quali sono gli esercizi

Gli esercizi somatici sono 6:

Pesantezza

Calore

Cuore

Respiro

Plesso Solare

Fronte


All’inizio di ogni allenamento (training) alla persona viene chiesto di fare alcuni profondi respiri inspirando con il naso ed espirando con la bocca, dopodichè si chiede di mettere i propri pensieri tra parentesi e di lasciare apparire davanti ai propri occhi una immagine di calma.


Dopo questa fase si comincia con la formula della calma, che precede e conclude ogni esercizio


Io sono completamente calmo e rilassato (ripetuta 2 volte)


Quindi si procede con l’esercizio della pesantezza, la prima volta la sola mano o braccio dominanti, poi tutto il corpo


Corpo pesante (5/6 volte)


Nuovamente si esegue la formula della calma e quindi l’esercizio del calore


Corpo caldo (5/6 volte)


Anche nell’esercizio del calore si inizia con il braccio o la mano dominanti per poi passare a tutto il corpo. Di seguito si espone la scaletta finale cui giunge l’allievo dopo alcune settimane di allenamento


Io sono calmo e rilassato (2 volte)


Corpo pesante (5/6 volte)


Io sono calmo e rilassato (2 volte)


Corpo caldo (5/6 volte)


Io sono calmo e rilassato (2 volte)


Cuore forte e regolare (4/5 volte)


Io sono calmo e rilassato (2 volte)


Respiro calmo e regolare (5/6 volte)


Io sono calmo e rilassato (2 volte)


Plesso solare caldo (5/6 volte)


Io sono calmo e rilassato (2 volte)


Fronte fresca (3/4 volte)


Io sono calmo e rilassato (2 volte)


Al termine di ogni allenamento, sia nella fase iniziale del percorso che finale l’allievo resta nella così detta pausa profilattica, cioè un tempo di alcuni minuti in cui resta a percepire le sensazioni che provengono dal proprio corpo. Dopodichè si eseguono gli esercizi della ripresa.


La ripresa si effettua muovendo le dita delle mani e dei piedi e successivamente flettendo le braccia progressivamente più forte, dunque si riaprono gli occhi. In qualche modo la ripresa dovrebbe essere una specie di risveglio, come quando al mattino ci svegliamo dopo una lunga e profonda dormita.


Scopo dell’allenamento è quello di giungere a percepire le sensazioni di calma, pesantezza, calore eccetera senza più la necessità di ripetere le formule e prolungando invece il tempo della pausa profilattica.


Quali sono gli effetti del Training Autogeno

Gli effetti più comuni nel TA sono lo smorzamento della risonanza emotiva, cioè una riduzione della responsività emotiva agli eventi.


Recupero di energie fisiche e psichiche. All’incirca 10 minuti di TA corripsondono ad il recupero energetico di 1 ora di sonno


Modificazione del vissuto cenestesico. Cioè il soggetto acquisice una nuova percezione corporea, più sensibiloe e completa anche verso sensazioni nuove


Regolazione vasomotoria. Sostanzialmente vi è una vasodilatazione periferica per gli esercizi di calore ed una vasocostrizione nell’esercizio della fronte fresca


Autoregolazione delle funzioni corporee normalmente involontarie. È possibile influenzare il funzionamento delle proprie funzioni corporee come l’apparato gastro-intestinale


Ipermnesia. Si può migliorare la memoria

Aumento della concentrazione


Riscoperta di uno spazio personale. Molte persone durante i corsi dicono spesso quanto sia difficile trovare pochi minuti soltanto per sé durante la giornata, al temrine dei corsi questa abitudine è considerata uno dei maggiori vantaggi


A cosa serve il TA

È una tecnica di rilassamento completa utilizzata in moltissimi campi della medicina e psicologia. Ecco alcuni esempi.


Prurito

Rossore

Asma bronchiale

Ipertensione essenziale

Timidezza

Carenza di autostima

Ansia

Stress

Aumento delle prestazioni sportive

Migliorare lo studio

Insonnia e disturbi del sonno in genere

Sudorazione delle mani

Disturbi gastro-intestinali

Affrontare situazioni difficili

Balbuzie

Cefalea

Angina pectoris

Dismenorrea

Tic

Eczemi

Asma

Balbuzie

Ansia preagonistica

Ecc...


Possiamo suddividere per semplicità le applicazioni del TA in 3 diversi settori.


Applicazioni in psicologia


Trattamento dell’ansia, fobie, disturbi ossessivi, disturbi della sessualità, disturbi del sonno, gestione della rabbia e dell’impulsività


Applicazioni non psicologiche


In ambito educativo come scaricamento dell’ansia e dell’emotività, recupero della concentrazione, ansia da esame


In ambito lavorativo favorisce il recupero di energie, della concentrazione, riduce l’aggressività


Applicazioni sportive


Riduce l’ansia preagonistica, favorisce la focalizzazione sull’obiettive, aumenta la concentrazione durante la prestazione, negli allenamenti favorisce il recupero




2 commenti:

  1. quanto costa un corso di training autogeno?

    RispondiElimina
  2. Ovviamente i prezzi variano. Io per un corso di gruppo (3-8 persone) prendo 150 euro + iva a persona. Singolarmente prendo la mia quota normale per le sedute individuali. Sui vantaggi e svantaggi delle singole scelte c'è un articolo nel blog. Un Saluto
    dott. Massimo Giusti

    RispondiElimina

Inserisci qui un tuo commento, opinione, osservazione sul contenuto dell'articolo. Per le domande e curiosità usa la mail