In questo articolo tenterò di dare una descrizione esauriente su cosa è e com’è nato il Training Autogeno, al fine di renderlo leggibile ai più eviterò termini tecnici e non mi dilungherò in approfondimenti. Chi volesse maggiori informazioni può contattarci tramite l’apposito link oppure informarsi su una lettura adatta ai propri interessi tramite le recensioni dei libri sul Training Autogeno presenti nel sito.
Chi inventò il Training Autogeno
Johannes Heinrich Schultz, medico tedesco, nacque a Gottingen nel 1882 e morì a berlino nel 1970. prese parte al movimento psicanalitico berlinese e fu allievo diretto di Sigmund Freud. Decise di abbandonare la psicanalisi in quanto all’epoca non prendeva in considerazione gli aspetti corporei ai quali lui voleva dedicarsi. Fu successivamente allievo di Oskar Vogt, fisiologo tedesco e ideatore del Rilassamento Frazionato, ma anche col nuovo maestro non trovò risposta alle sue esigenze di creare una tecnica breve ed utile da trasmettere in toto ai suoi pazienti. Tale idea era decisamente fuori moda all’epoca, infatti ancora predominava una concezione psicoanalitica molto ortodossa che prevedeva un numero elevato di sedute per lunghi periodi di tempo e l’instaurarsi di un rapporto di dipendenza tra paziente e analista. Grazie ai suoi studi con Charcot alla Salpetriere di Parigi aveva appreso l’ipnosi, e fu grazie ad essa ed ai resoconti dei suoi pazienti che ideò gli esercizi che oggi costituiscono il Trining Autogeno. Rimase infatti colpito dalle sensazioni che gli riferivano i suoi pazienti, quali calore diffuso all’addome o pesantezza alle membra. Di fatti la pesantezza ed il calore costituiscono i primi due esercizi del TA.
I Training Autogeni
Esistono 2 tipi di Training Autogeno. Il primo è quello somatico, cioè si concentra su 6 esercizi che prevedono la percezione di sensazioni somatiche.
Il secondo è il TAS o Training Autogeno Superiore, questo prevede una serie di esercizi mentali che sono fondamentalmente una forma di psicoterapia breve e pertanto devono essere svolti sotto la supervisione di un professionista. Per questo quando si parla di Training Autogeno in genere ci si riferisce al Traininig Autogeno Somatico
In cosa consiste il Training Autogeno
Come lo definì Schultz è un metodo di autodistensione da concentrazione psichica, in altre parole si raggiunge il completo rilassamento tramite la concentrazione.
Consiste nella ripetizione di alcune formule che aiutano la persona a focalizzare la propria attenzione su precise sensazioni corporee che producono nella persona una sensazione di rilassamento in tutto il corpo. Queste in genere non si manifestano immediatamente, ciascuna sensazione necessita di un po di tempo per essere percepita correttamente.
Tali esercizi necessitano di costanza nell’allenamento e vengono svolti prendendo alcuni accorgimenti che ne facilitano l’esecuzione.
Quali sono gli esercizi
Gli esercizi somatici sono 6:
Pesantezza
Calore
Cuore
Respiro
Plesso Solare
Fronte
All’inizio di ogni allenamento (training) alla persona viene chiesto di fare alcuni profondi respiri inspirando con il naso ed espirando con la bocca, dopodichè si chiede di mettere i propri pensieri tra parentesi e di lasciare apparire davanti ai propri occhi una immagine di calma.
Dopo questa fase si comincia con la formula della calma, che precede e conclude ogni esercizio
Io sono completamente calmo e rilassato (ripetuta 2 volte)
Quindi si procede con l’esercizio della pesantezza, la prima volta la sola mano o braccio dominanti, poi tutto il corpo
Corpo pesante (5/6 volte)
Nuovamente si esegue la formula della calma e quindi l’esercizio del calore
Corpo caldo (5/6 volte)
Anche nell’esercizio del calore si inizia con il braccio o la mano dominanti per poi passare a tutto il corpo. Di seguito si espone la scaletta finale cui giunge l’allievo dopo alcune settimane di allenamento
Io sono calmo e rilassato (2 volte)
Corpo pesante (5/6 volte)
Io sono calmo e rilassato (2 volte)
Corpo caldo (5/6 volte)
Io sono calmo e rilassato (2 volte)
Cuore forte e regolare (4/5 volte)
Io sono calmo e rilassato (2 volte)
Respiro calmo e regolare (5/6 volte)
Io sono calmo e rilassato (2 volte)
Plesso solare caldo (5/6 volte)
Io sono calmo e rilassato (2 volte)
Fronte fresca (3/4 volte)
Io sono calmo e rilassato (2 volte)
Al termine di ogni allenamento, sia nella fase iniziale del percorso che finale l’allievo resta nella così detta pausa profilattica, cioè un tempo di alcuni minuti in cui resta a percepire le sensazioni che provengono dal proprio corpo. Dopodichè si eseguono gli esercizi della ripresa.
La ripresa si effettua muovendo le dita delle mani e dei piedi e successivamente flettendo le braccia progressivamente più forte, dunque si riaprono gli occhi. In qualche modo la ripresa dovrebbe essere una specie di risveglio, come quando al mattino ci svegliamo dopo una lunga e profonda dormita.
Scopo dell’allenamento è quello di giungere a percepire le sensazioni di calma, pesantezza, calore eccetera senza più la necessità di ripetere le formule e prolungando invece il tempo della pausa profilattica.
Quali sono gli effetti del Training Autogeno
Gli effetti più comuni nel TA sono lo smorzamento della risonanza emotiva, cioè una riduzione della responsività emotiva agli eventi.
Recupero di energie fisiche e psichiche. All’incirca 10 minuti di TA corripsondono ad il recupero energetico di 1 ora di sonno
Modificazione del vissuto cenestesico. Cioè il soggetto acquisice una nuova percezione corporea, più sensibiloe e completa anche verso sensazioni nuove
Regolazione vasomotoria. Sostanzialmente vi è una vasodilatazione periferica per gli esercizi di calore ed una vasocostrizione nell’esercizio della fronte fresca
Autoregolazione delle funzioni corporee normalmente involontarie. È possibile influenzare il funzionamento delle proprie funzioni corporee come l’apparato gastro-intestinale
Ipermnesia. Si può migliorare la memoria
Aumento della concentrazione
Riscoperta di uno spazio personale. Molte persone durante i corsi dicono spesso quanto sia difficile trovare pochi minuti soltanto per sé durante la giornata, al temrine dei corsi questa abitudine è considerata uno dei maggiori vantaggi
A cosa serve il TA
È una tecnica di rilassamento completa utilizzata in moltissimi campi della medicina e psicologia. Ecco alcuni esempi.
Prurito
Rossore
Asma bronchiale
Ipertensione essenziale
Timidezza
Carenza di autostima
Ansia
Stress
Aumento delle prestazioni sportive
Migliorare lo studio
Insonnia e disturbi del sonno in genere
Sudorazione delle mani
Disturbi gastro-intestinali
Affrontare situazioni difficili
Balbuzie
Cefalea
Angina pectoris
Dismenorrea
Tic
Eczemi
Asma
Balbuzie
Ansia preagonistica
Ecc...
Possiamo suddividere per semplicità le applicazioni del TA in 3 diversi settori.
Applicazioni in psicologia
Trattamento dell’ansia, fobie, disturbi ossessivi, disturbi della sessualità, disturbi del sonno, gestione della rabbia e dell’impulsività
Applicazioni non psicologiche
In ambito educativo come scaricamento dell’ansia e dell’emotività, recupero della concentrazione, ansia da esame
In ambito lavorativo favorisce il recupero di energie, della concentrazione, riduce l’aggressività
Applicazioni sportive
Riduce l’ansia preagonistica, favorisce la focalizzazione sull’obiettive, aumenta la concentrazione durante la prestazione, negli allenamenti favorisce il recupero
quanto costa un corso di training autogeno?
RispondiEliminaOvviamente i prezzi variano. Io per un corso di gruppo (3-8 persone) prendo 150 euro + iva a persona. Singolarmente prendo la mia quota normale per le sedute individuali. Sui vantaggi e svantaggi delle singole scelte c'è un articolo nel blog. Un Saluto
RispondiEliminadott. Massimo Giusti