sabato 4 luglio 2009

Storia dell'Ipnosi - Il Mesmerismo

In questo articolo cercherò di fare una breve rassegna della storia conosciuta dell’Ipnosi. Farò una breve rassegna dei personaggi più famosi nella storia dell’ipnotismo e di alcune teorie che ne hanno influenzato maggiormente lo sviluppo.


Quando parliamo di ipnotismo dobbiamo considerare che non sempre questo termine è esistito riferito all’Ipnosi, infatti originariamente vuol dire sonno ed ha acquisito il significato che oggi conosciamo solo in tempi relativamente recenti.


Dovendo parlare di Ipnosi è necessario risalire a Mesmer, il cui nome ricorre talvolta nei film che trattano argomenti esoterici. Come non ricordare il film Dracula, di Coppola, in cui l’eminente scienziato esperto di vampiri per convincere i suoi committenti dell’esistenza di questi esseri maligni fa un accenno proprio al Mesmerismo ed alle sue spiegazioni ignote?


Benché la maggior parte del pubblico abbia interpretato quel particolare come fantasioso e privo di importanza la citazione degli sceneggiatori non fu casuale, all’epoca il mesmerismo era un fenomeno assai conosciuto e privo di spiegazioni, tanto interessante che Luigi XVI nominò una commissione regia composta da eminenti studiosi per valutare il suo apparentemente miracoloso operato.


Franz Anton Mesmer nacque nel 1734 e si diplomò in medicina nel 1766. Nella sua tesi di laurea, De Planetarum Influsu, cercò di mettere in relazione gli eventi e le energie cosmiche con il comportamento umano. Anche se oggi certe idee possono apparire strampalate all’epoca erano forse da considerarsi innovative.

La medicina dell’epoca era ben lontana dallo scientificismo odierno e Mesmer, uomo di grande talento e mente brillante, tentava di mettersi in evidenza. Mesmer infatti era una persona di vasti interessi e nella sua vita avrebbe avuto a che fare con grandi personalità. Musicista amico di Mozart, Gluck e Haydn viveva in una Vienna in fermento. Le ricerche di Newton, Galileo e Copernico avevano fatto notevoli passi avanti nella comprensione dell’universo, America ed Europa erano nel pieno della rivoluzione industriale, le monarchie si riaffacciavano davanti a coloro che chiedevano sempre più libertà e diritti negando l’uguaglianza tra nobili e comuni cittadini.


In questo contesto storico FA Mesmer conobbe il priore Maximilian Hall. Questi gli insegnò che se una persona avesse stretto fra le sue mani un magnete sarebbe stato attraversato da tali forze muovendosi e comportandosi come in un’altro regno e sarebbe stato suscettibile di guarigione tramite delle suggestioni curative.

Successivamente Mesmer conobbe un’altro personaggio importante nella sua formazione, un priore denominato Gassner.

Egli praticava il magnetismo senza l’uso di metalli. Da poco era entrato nel sapere scientifico che gravità, forze magnetiche ed elettricità erano energie naturali. L’idea che una forza potesse passare da un uomo ad un altro era quindi per lui supportata da possibili teorie esplicative della natura umana. Da queste riflessioni e dall’esperienze con Gassner coniò il termine di Magnetismo Animale, cioè la possibilità di passare energie magnetiche tramite i tessuti umani con la semplice imposizione delle mani.


Mesmer riteneva che essendo il corpo umano composto dalla stessa materia dell’universo fosse soggetto alle medesime regole e che dunque potesse essere influenzato da luce, elettricità e corpi gravitazionali. In altre parole riprese la sua tesi di laurea. Riteneva che i disturbi nascessero da una disarmonia nella distribuzione nel corpo umano di queste energie magnetiche e che il fluido animale, capace di penetrare qualunque cosa, potesse entrare nel corpo umano ristabilendo tale equilibrio.


Per magnetizzare le persone egli utilizzava dei bastoni metallici ed un grosso bouquet formato da vetro, bottiglie e bastoni di legno capace di concentrare l’energia magnetica.

Le persone stavano sedute intorno a questo grande bouquet posto al centro della stanza, così esposti al magnetismo potevano goderne gli effetti benefici. Il fluido sarebbe dovuto passare dal bouquet ai loro corpi attraversandoli.


Quando le persone venivano magnetizzate iniziavano a contorcersi come in una crisi isterica e superata la crisi la persona aveva ristabilito il proprio magnetismo e raggiunto l’equilibrio. Le manifestazioni isteriche oggi sappiamo essere dovute alle aspettative dell’ipnotizzare e non all’uso dell’ipnosi. Lo stesso Charcot molti anni dopo avrebbe commesso il medesimo errore.


Mesmer teneva il bouquet descritto sopra al centro di una stanza, abbassava le luci e indossava una tunica viola con la quale passava tra le persone toccandole con le mani e con i suoi ferri magnetizzati. Le persone, magnetizzate, iniziavano a contorcersi e dopo poco tutti i presenti manifestavano tali crisi. Tutto il rituale mesmerico era molto scenografico, pertanto suggestivo.


Con questo metodo curò migliaia di persone risolvendo problemi psicologici e fisici. All’epoca erano molto diffuse le paresi isteriche, gli attuali disturbi di conversione dei manuali diagnostici psichiatrici.


Ma allora come è possibile che i suoi “miracoli” non fossero riconosciuti e non siano giunti fino ad oggi come esempio di trattamenti psicologici applicati a disturbi fisici e psichici?


Come mai il merito di Mesmer non ha attraversato la storia come una stella cometa attraversa lo spazio infinito?


Se dovessimo fare uno studio scientifico sulle tecniche mesmeriche la prima cosa sarebbe capire chi erano i suoi pazienti.


I suoi pazienti erano nobili e contadini, non vi erano differenze di classe, ed in quel contesto storico ciò era inaccettabile. Se davvero esisteva una forza magnetica universale e questa aveva la stessa influenza su una nobildonna quanto su di una contadina allora ciò avrebbe annullato ogni giustificazione alle differenze di classe e sarebbe stata una teoria a favore dei moti rivoluzionari. Ricordiamo che Mesmer operò nella seconda metà dell settecento, epoca della rivoluzione francese, ed operò in Francia!


Inoltre egli ebbe tali e tanti successi terapeutici in campo medico da mettere in dubbio la credibilità dei suoi colleghi che si opposero alle sue pratiche utilizzando tutta la loro influenza.


Un noto caso brillantemente risolto da Mesmer è quello di Maria Theresa Aradis, cieca dall’età di 3 anni per la diagnosticata lesione del nervo ottico. Diagnosi non di certo effettuata con i moderni strumenti medici a disposizione. Una diagnosi medica intuitiva e dunque soggetta ad errore. Questa bambina era esperta musicista, aveva suonato davanti all’imperatrice Maria Teresa la quale favorevolmente impressionata concesse un sostegno economico alla famiglia. Mesmer dopo averla magnetizzata le fece riacquisire la vista con grande disappunto da parte dei medici della bambina che convissero i genitori che quelle cure non erano sane e che senza la cecità della figlia avrebbero perso il sostegno dell’imperatrice. Ciò condusse la madre a riportare a casa la figlia e dopo poco questa perse nuovamente la vista.


Questi fatti si sommarono fino a che Mesmer non iniziò a fare un gran clamore nella classe politica e nel campo medico.

Lo stesso Luigi XVI si interessò alla questione e nominò una commissione regia per la valutazione dell’operato di Franz Anton Mesmer. La commissione era composta da eminenti nomi della scienza: Benjamin Franklin che all’epoca era ambasciatore in Francia, Lavoisier, Jussieu e Antoine Guillottine. Mentre gli altri erano scienziati noti per la scoperta della relazione tra elettricità e luce, aver isolato l’ossigeno oppure per eminenti scoperte botaniche l’ultimo aveva inventato la ghigliottina.


Il responso della commissione non negò i risultati di Mesmer ma ne mise in discussione la teoria del magnetismo sostenendo che non vi erano prove che il magnetismo esistesse, e che dunque le guarigioni erano dovute all’immaginazione.


Cioè sostennero che l’immaginazione poteva curare le persone.


Oggi nel campo dell’ipnosi considereremmo questo responso un enorme riconoscimento, ma all’epoca bastò a gettare Mesmer nell’infamia ed egli offeso si ritirò senza più far parlare di sé.


Il trattamento riservato a Mesmer non deve però stupire, infatti egli era una persona tutt’altro che umile e modesta, non mise mai in discussione le sue teorie e non tentò mai una dimostrazione scientifica di queste con i metodi di cui disponeva all’epoca. La sua “arroganza” facilitò sia la disistima che l’antipatia, il suo atteggiamento era più del santone guaritore che del medico.


Benché giunto a risultati corretti con teorie assolutamente sbagliate, a causa del suo atteggiamento furono negati anche i suoi risultati terapeutici e di fatti egli non contribuì in maniera scientifica allo sviluppo dell’ipnosi. A causa della notorietà di quella che oggi definiremmo la sua attività clinica, molti altri studiosi si interessarono al mesmerismo dandogli spiegazioni più giuste e razionali benché ancora oggi incomplete come per la maggior parte dei fenomeni psichici.

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